Cronaca

Carcere di Bellizzi Irpino: microcellulari nascosti nelle merendine

Un escamotage molto utilizzato per introdurre materiale illecito all’interno degli istituti penitenziari campani

Due microcellulari nascosti all’interno di alcune merendine contenute in un pacco postale giunto al casellario del carcere di Bellizzi Irpino. Questo ormai è un escamotage molto utilizzato per introdurre materiale illecito all’interno degli istituti penitenziari campani, insieme a molti altri, ma il personale di Polizia Penitenziaria, come afferma il segretario regionale Osapp Campania, Vincenzo Palmieri ed il suo vice Luigi Castaldo, e sempre attento e vigile riesce ad assolvere il proprio compito, evitando l’ingresso di questi strumenti.

Microcellulari nascosti nelle merendine: un fenomeno dilagante

Purtroppo nonostante l’inasprimento delle pene previste il fenomeno persiste e pertanto per i sindacalisti come per il Procuratore Gratteri, l’unica soluzione sono gli inibitori di segnale, specie oggi dove i ristretti possono effettuare videochiamate e chiamate settimanali.

È di ieri l’arresto in flagranza di reato di una donna 35enne nel carcere di Poggioreale trovata in possesso di droga e microtelefonino, ma ciò non intimorisce nei tentativi d’introduzione della criminalità.

Il plauso del sindacato Osapp

Per il segretario generale Osapp, Leo Beneduci il fenomeno è dilagante e va contrastato con idonei e opportuni mezzi, nonché con l‘assiduo impiego delle unità cinofile, ma affinché si verifichi ciò è necessario un massiccio impiego di personale che ora manca.

Per i dirigenti sindacali Osapp il plauso e gli elogi vanno esclusivamente a tutto quel personale di Polizia Penitenziaria in prima linea, come quello di oggi, che nonostante le grosse criticità e difficoltà operative, riesce ad assolvere il proprio mandato istituzionale con spirito di abnegazione e deontologia.

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