Cronaca

“Antonietta perdonami, ci vediamo in paradiso”: l’ultimo biglietto di Gerardo Limongiello prima di uccidere la moglie

L'uomo, 85 anni, è agli arresti domiciliari: il Gip non convalida il fermo

Avellino, ha ucciso la moglie soffocandola con un cuscino e l’ha vegliata per un’ora prima di costituirsi: il Gip del tribunale di Avellino non ha convalidato fermo di Gerardo Limongiello, l’anziano reo-confesso dell’omicidio della moglie Antonietta Ficuciello. Nell’ultimo biglietto lasciato prima dell’omicidio, l’uomo ha manifestato l’intenzione di porre fine alla vita della moglie, La tragedia si è consumata nella mattinata del 5 maggio, dopo l’ennesimo litigio, solo due mesi fa l’anziano aveva tentato il suicidio.

Avellino, soffoca la moglie con un cuscino: l’ultimo biglietto di Gerardo Limongiello

Uccide la moglie soffocandola con un cuscino: Gerardo Limongiello ha lasciato un biglietto, prima di commettere l’omicidio, nel quale si evince, chiaramente, l’intento di porre fine alla vita della moglie, e in cui è evidente la premeditazione. “Chiedo perdono a mia moglie Antonietta tanto amata, perdonami, perdonami, ci vediamo in paradiso, Gerardo, Grazie”, si legge nel biglietto.

Arresti domiciliari

Nel corso dell’udienza di convalida del fermo, il Gip ha respinto la richiesta e ha concesso i domiciliari all’anziano, presso il reparto psichiatrico dell’ospedale di Solofra o in un’altra struttura disponibile. Gerardo e Antonietta avevano litigato la sera prima della tragedia. L’anziano chiedeva alla donna ammalata, e quasi sempre a letto, di trasferirsi in una casa di riposo. Lei prima aveva acconsentito, poi si era rifiutata. L’85enne ha perso il controllo e ha soffocato la moglie con il cuscino. Poi ha scritto un biglietto chiedendo scusa per quel che aveva fatto e annunciando che si sarebbe suicidato.

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