Cronaca

[Video] Avellino, provincia con alta incidenza di tumori infantili

Dati che dovrebbero destare preoccupazione, quelli spiegati da Antonio Marfella, oncologo il Pascale di Napoli: «Stavo studiato i dati della relazione presentata dal Comitato Igiene e Sanità al Senato su Terra dei Fuochi. I dati nel capitolo dei tumori infantili mi ha sorpreso».
Questi dati, spiega l’oncologo, sono chiarificatori perché se per gli adulti un tumore può svilupparsi a causa dello stile di vita, per i bambini tante variabili di questo genere non si considerano. Per questo motivo sono “indice sensibile” dell’inquinamento ambientale.

 

La relazione dei tumori infantili

 

L’intera Campania mostra un numero medio di tumori infantili inferiore alla media nazionale: in Campania sono 164 su milione contro i 175 su milione nella media nazionale.

Il dato in parola è specificato per provincia. Napoli conta 165 casi per milione, Avellino 169 casi di tumori infantili per milione di abitanti.

Relaziona Antonio Marfella: «Lascia perplessi che la provincia di Avellino abbia una media di tumori infantili superiore a quella di Campania e Terra dei Fuochi. È un dato significato perché il confronto non deve essere fatto con Napoli o Caserta (quest’ultima di molto superiore alla media nazionale con 179 casi su milione) ma deve essere fatta con Benevento. Questa provincia, infatti, conta solo 128 casi su milione di abitanti, che è un parametro accettabile sebbene non ottimale. Già pare evidente – ha continuato il medico – come Avellino sia più vicina alle media nazionale e di molto distante dalla media della vicina provincia di Benevento».

 

 

Cosa significa

 

«È sempre più evidente che in alcuni punti nell’Avellinese si è fatto sviluppo industriale. A Prata di Principato Ultra, ad esempio, io stesso mi sono trovato in una cappa di smog in una valle chiusa. Già nel 2010 ci furono sudi del Cnr che denunciavano l’inquinamento di quella valle per motivi industriali. I dati del Cnr hanno riscontro nei dati della relazione presentata al Senato. A questo punto – spiega il luminare – è incredibile associare lo stile di vita ai dati: è indubbio che la causa di questi dati sia inquinamento industriale».

 

L’elenco delle Province per qualità di vita

 

Oggi è stata pubblicata anche la graduatoria delle province per qualità di vita. Antonio Marfella ha sovrapposto le due graduatorie e ha riscontrato perfetta aderenza tra i dati. Ciò che cambia è la posizione tra Benevento ed Avellino: le due province si distanziano solo nella graduatoria dei tumori.
«Ciò riprova che l’incidenza del tumore non è dovuta alla qualità di vita ma ad un’altra variabile», cioè l’inquinamento industriale. Anzi: per qualità di vita di Benevento è la prima in Campania.

 

La povertà è cancerogena?

 

Su questo punto, il medico ha chiarito che anzianità e povertà non sono fattori cancerogeni. «La povertà può essere correlata al danno sanitario se in virtù della povertà si è costretti ad accettare l’inquinamento delle grandi aziende, ottenere lavori privi delle più elementari tutele e remunerati in nero, ovvero senza che vi sia il pagamento delle tasse che garantiscono i servizi sanitari minimi».

 

 

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