Cronaca

Lutto in Irpinia, la comunità piange la morte del carabiniere Leonardo Ferrante: portato via da un brutto male

Lascia la moglie e due figli, a seguito di un periodo di malattia che lo ha visto combattere, fino all’ultimo giorno, con forza e determinazione

Lutto in Irpinia, la comunità piange la morte del carabiniere Leonardo Ferrante, 57 anni, portato via da una grave malattia. Svolgeva il suo servizio a Terni ed era originario di Ariano Irpino, dove ha trascorso la sua gioventù, era sposato con Silvana Scrima e padre di due figli Dimitri e Maxim.

Ariano e Terni in lutto per la morte di Leonardo Ferrante

Lo ricordano in tanti, per le sue qualità eccellenti, gradi doti professionali e umane. Un carabiniere vero, molto stimato soprattutto negli ambienti giudiziari per le sue innumerevoli indagini condotte in maniera meticolosa, tra cui il delitto di Barbara Corvi dove aveva dimostrato grande acume investigativo.

I funerali

I funerali si terranno a Terni lunedì 3 maggio alle 10.00 nella chiesa di San Pietro. Una messa in suffragio di Leo, verrà celebrata invece ad Ariano Irpino, nella sua città sabato 8 maggio alle 16.30 nel Santuario Madonna di Fatima, dove arriverà l’urna contenente le sue ceneri.

Il cordoglio dell’Arma dei carabinieri

“Tutta l’Arma di Terni è oggi commossa alla notizia della scomparsa di un collega, fratello ed amico che è stato un carabiniere, oltre che un uomo, esemplare per tutti. Il luogotenente carica speciale Leonardo Ferrante, originario della provincia di Avellino, a 57 anni lascia la sua amatissima famiglia, la moglie e due figli, a seguito di un periodo di malattia che lo ha visto combattere, fino all’ultimo giorno, con la forza e la determinazione che lo hanno da sempre contraddistinto.

Quasi tutta la sua carriera è trascorsa qui a Terni, dove è diventato punto di riferimento per molti guadagnandosi la stima dei colleghi, magistrati e professionisti che hanno avuto la fortuna di incontrarlo. Determinato, caparbio ed acuto investigatore ha condotto numerose indagini che hanno consentito di ‘fare giustizia’ nel senso più profondo del termine, perché al rispetto ed all’applicazione della legge il luogotenente Ferrante ha sempre unito il rispetto per le persone ed in particolar modo per le vittime di reati. Oggi, dopo gli insegnamenti che ci ha lasciato, lavorando gomito a gomito con noi fino a qualche giorno fa, lo vogliamo ricordare con il sorriso che ha in questa foto, in una delle poche occasioni in cui ha indossato l’uniforme che, è il caso di dire, aveva cucito sulla sua pelle”.

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