Amministrative 2018 Avellino, intervista a Vincenzo Ciampi

8 Giugno 2018

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AVELLINO. Intervista ai candidati alla carica di sindaco in occasione delle elezioni amministrative 2018: Vincenzo Ciampi risponde alle domande della redazione de L’Occhio di Avellino.

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Perché ha deciso di scendere in campo per le elezioni amministrative?

«Io ho vissuto in altre città, anche all’estero ma la mia città mi è sempre restata nel cuore. Ogni mio pensiero innovativo è sempre stato visto per il miglioramento del mio Comune e per il miglioramento dei suoi cittadini. Avendo un figlio adolescente guardo anche all’altro lato del bisogno di nuove speranze, quelle del futuro, i giovani. Sono un cittadino attivo da sempre, la politica mi scorre nelle vene da sempre, e credo che per far rinascere Avellino il cambiamento debba essere in primis culturale».

Il Movimento Cinque Stelle locale segue le orme di quello nazionale?

«Indubbiamente sì, ma con le radici irpine, nel senso che l’anima del movimento è la stessa in tutto il Paese ma prende la sua posizione trasformativa dai bisogni locali e territoriali, non discostandosi dalle ideologie del Movimento».

Su quali problematiche insisterà la sua amministrazione?

«Il nostro primo atto sarà quello di far diventare le cosiddette “fasce deboli” nuove forze attive per lo sviluppo del territorio. Ripartire dai giovani creando nuovi percorsi di studio come l’Università dei nuovi media, la reale assistenza ai poveri temporanei, ossia quelli che momentaneamente sono fuori dal mercato del lavoro, il tutto ottenibile attraverso il reddito di cittadinanza locale, attenendosi alle reali casse comunali».

Cosa si aspetta dai cittadini e cosa dovranno aspettarsi loro da lei?

«La cittadinanza deve aspettarsi quello che diciamo, perché è quello che faremo. Nuove opportunità, fine dell’epoca clientelistica, reale assistenza nelle storiche vertenze aziendali. Non ci sarà più chi potrà e chi non potrà ma solo chi vorrà o non vorrà. Siamo avellinesi e dobbiamo dare un nuovo orgoglio alla città, far smettere i giovani di andare altrove per realizzarsi, creare concretezze e non più nefandezze temporali che hanno creato illusioni e malesseri di non poca importanza. Cercheremo di dare un nuovo pulito volto a questa città che soffre da anni senza avere mai la possibilità di crescere. Avellino è ferma da troppo tempo e la gente intanto invecchiata, non può più coprirsi gli occhi e aspettare che qualcuno arrivi a sbendarli, il tempo del cambiamento è ora».