Curiosità

“A scuola di legalità”, i carabinieri in cattedra a Sant’Angelo dei Lombardi

SANT’ANGELO DEI LOMBARDI. Dall’inizio dell’anno scolastico ad oggi si ripete l’ormai consueto ciclo di incontri “A scuola di legalità”. Gli incontri, organizzati dal comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino presso istituti scolastici, sono dedicati alla formazione della cultura e della legalità.

 

“A scuola di legalità”

 

Diverse le conferenze tenute dagli uomini dell’Arma agli studenti degli Istituti scolastici, di ogni ordine e grado, in provincia. Gli incontri di “A scuola di legalità” hanno costituito un importante momento di dialogo e confronto tra il mondo della scuola e le Istituzioni. Lo scopo non è stato semplicemente quello di illustrare agli studenti il ruolo e le funzioni svolte dai carabinieri sul territorio, ma quello di spiegare come, in ogni ambito della vita sociale e relazionale, a partire proprio dalla scuola, il valore del rispetto della legge rappresenti un mezzo per la crescita individuale e sociale oltre che uno strumento per rendere le nostre città più sicure e vivibili.

 

Sinergia cittadinanza-autorità

 

In quest’ottica è stato in particolare posto l’accento sull’importanza della collaborazione tra tutori dell’ordine e cittadini quale strumento per realizzare un efficiente modello di “sicurezza partecipata” che coinvolga tutte le componenti della società. La sfida di oggi è l’educazione delle giovani generazioni ad una convinta partecipazione alla costruzione della sicurezza, che deve essere realizzata attraverso la sintesi degli sforzi di chi produce cultura e chi produce legalità, con iniziative e confronti in spazi che facciano sentire i ragazzi protagonisti.

 

Le testimonianze dei carabinieri

 

Gli uomini in divisa, oltre a portare nelle aule le loro competenze professionali, hanno soprattutto offerto la loro testimonianza personale di uomini al servizio della collettività. I giovani infatti, da sempre tra i più sensibili nell’apprezzare scelte esistenziali coraggiose ed esempi di impegno personale, hanno avuto la possibilità di confrontarsi con chi vive questi ideali sulla propria pelle accettando i rischi di una scelta così impegnativa.

 

Sant’Angelo dei Lombardi, artificeri a scuola

 

In questo contesto oggi a Sant’Angelo dei Lombardi, il comandante della locale Compagnia Carabinieri, Capitano Ugo Mancini, e personale specializzato dell’Aliquota Artificieri Antisabotaggio del Nucleo Investigativo di Napoli hanno incontrato gli alunni del Liceo “F. De Sanctis”.

L’iniziativa ha suscitato un grande interesse sia degli alunni che dei docenti.

Gli Artificieri Antisabotaggio dei Carabinieri, diffusi su tutto il territorio nazionale e pronti a garantire la tempestività dell’azione, sono dotati di tecnologie e strumenti protettivi di sicurezza all’avanguardia, provvedono inoltre alla bonifica preventiva di ambienti d’interesse e intervengono per il disinnesco, la rimozione e la distruzione di ordigni esplosivi. Queste unità, inoltre, contribuiscono alle indagini di Polizia Giudiziaria, supportando gli organi investigativi, nell’immediatezza di un’esplosione, per il rilevamento di ogni utile traccia.

 

Fuochi d’artificio e rischi connessi

 

I Carabinieri hanno illustrato ai ragazzi le precauzioni da usare ed i comportamenti pericolosi da evitare nel maneggio dei giochi pirici. L’uso incauto dei fuochi d’artificio del genere illegale può produrre lesioni gravi, come ustioni al viso e alle mani, e danni alla vista, in considerazione della loro elevata potenza (al loro interno si trova una miscela esplosiva realizzata con clorato e/o perclorato di potassio, con l’aggiunta di alluminio) può provocare danni anche peggiori. L’attivazione di fuochi illegali determina infatti esplosioni di notevole intensità e di elevata dannosità e talvolta può dar luogo anche alla perdita totale di arti, dell’udito e della vista. In varie operazioni di sequestro l’involucro di questi fuochi illegali è risultato essere di plastica e ciò ne fa aumentare ancor più il pericolo, per la frammentazione di schegge non rilevabili ai raggi x, che ne equiparano gli effetti ad una bomba da guerra. Inoltre un rischio maggiore deriva dall’uso di “botti”, prodotti prevalentemente in oriente, venduti a basso costo e senza etichette, che spesso manifestano un’esplosione anticipata o addirittura lo scoppio della batteria senza far partire un solo colpo.

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