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2018 in Irpinia, tutti gli eventi significativi dell’anno che sta per finire

2018 in Irpinia, un anno difficile per l’Irlanda del sud Italia, segnata da grandi tragedie ma anche piccole vittorie. Ecco gli avvenimenti più significativi dell’anno che sta per concludersi.

2018 in Irpinia, tutti gli eventi significativi dell’anno che sta per finire

2018 in Irpinia, un anno non facile per la provincia e per il suo Capoluogo. Avellino ha visto alternarsi l’amministrazione ma ha dovuto anche fare i conti con un dissesto inevitabile e la nomina di un commissario che dovrà traghettarla, inevitabilmente, verso nuove elezioni.

L’inquinamento purtroppo continua a stringere nella sua morsa il capoluogo irpino, e l’ordinanza antismog emessa dall’ex sindaco, e confermata dal nuovo commissario, non ha aiutato Avellino ad uscire dalla crisi delle polveri sottili.

In aggiunta a questo, la piaga del consumo di stupefacenti che, in città, sta destando allarme e preoccupazione, alla luce anche di alcuni tragici avvenimenti che hanno segnato la fine di questo 2018.

Tra tutta l’omicidio di Claudio Zaccaria, maturato, presumibilmente, negli ambienti dello spaccio e del consumo di droga ad Avellino.

Aias

A tenere banco in questo 2018 anche il caso Aias che ha scoperchiato un vaso di Pandora insospettabile e inaccettabile. Gli arresti eccellenti della moglie di De Mita, Annamaria Scarinzi, e delle figlie, la vertenza dei lavoratori e l’inchiesta della Guardia di Finanza. Il 2019 chiarirà le responsabilità delle persone coinvolte, le sentenze sono attese per il mese di gennaio.

Alto Calore

Altra questione calda per questo 2018 in Irpinia: la situazione di Alto Calore. Il dissesto, lo scarica barile tra società e amminiztrazioni locali, le infrastrutture che cedono e creano problemi ai cittadini e, ciliegina sulla torta, la riscossione dei crediti insoluti portata avanti con metodi a dir poco intimidatori.

La ricetta per un disastro. La Provincia e le amministrazioni locali auspicano una soluzione per questo 2019, ma l’accordo tra le parti sembra molto molto lontano.

Stazione Hirpinia

Un’altra questione che tiene gli irpini col fiato sospeso è quella della Stazione Hirpinia. Un’opera che si attende da anni, e che è stata sul punto di essere cancellata dai progetti del “governo del cambiamento” a causa degli esorbitanti costi di realizzazione.

Alla notizie della sua mancata realizzazione le amministrazioni locali insorsero, compatte, e fecero fronte comune contro l’ottusità del Ministero delle Infrastrutture, già preso da altre questioni, che aveva scelto di accantonare il progetto a beneficio di altri molto più urgenti.

Fortunatamente il via libera è stato dato, e la Stazione Hirpinia si farà. Se poi si realizzerà in questo millennio, questo non è dato sapere.

La strage del viadotto Acqualonga

Mai nessuna sentenza di condanna placherà gli animi dei familiari delle vittime dell’incidente sul viadotto Acqualonga, ma almeno sapere che la negligenza di chi avrebbe dovuto vigilare sulla sicurezza sarà punita, forse potrà dare un po’ di sollievo a chi è rimasto.

C’è chi afferma che le barriere di sicurezza del viadotto erano sicure, chi invece da la colpa ai funzionari della motorizzazione che autorizzarono l’autobus a circolare, nonostante fosse ormai obsoleto. Fatto sta che 40 persone erano in viaggio sperando di trascorrere una giornata piacevole e gioiosa, e non hanno più fatto ritorno a casa.

E  qualcuno per questo dovrà pagare.

L’assalto al portavalori sul raccorso Sa – Av

Ultimo in ordine di tempo, ma non ultimo per importanza, il clamoroso assalto al portavalori sul raccordo Salerno – Avellino.

Una vera e propria operazione militare che ha tenuto sotto scacco l’intera provincia per tutta una giornata. Le modalità della rapina sconcertarono i malcapitati cittadini che assistettero al fatto, e le forze dell’ordine che non riuscirono ad impedire che 2 milioni di euro prendessero il volo insieme alla banda di rapinatori, che si dileguò in pochi minuti facendo perdere le proprie tracce.

Ancora non si sa niente, ne dei rapinatori e nemmeno del denaro, le indagini rimangono aperte.

 

 

 

 

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