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Il 14 febbraio per gli Avellinesi: non solo San Valentino ma San Modestino

AVELLINO. Mentre tutti in Italia festeggiano San Valentino, considerato patrono degli innamorati, ad Avellino si celebra San Modestino, Santo patrono della città. 

La ritualità cristiana ad Avellino

Come ogni anno in città si festeggia il Santo Patrono, da tradizione alle ore 12 presso la Cattedrale del Duomo, la Santa messa ufficializzata dal vescovo Aiello. Una solenne tradizione che vede la presenza di tutte le autorità cittadine, dove vengono onorate le reliquie dei tre martiri. Reliquie, rinvenute nel 1166 a Mercogliano.

Chi era San Modestino

Modestino, Fiorentino e Flaviano sono martiri venerati dalla Chiesa cattolica: sono patroni della città e della Diocesi di Avellino e della città di Mercogliano.

Modestino nacque nel 245 circa ad Antiochia, dove ne divenne vescovo nel 302, fu perseguitato dai decreti contro i cristiani indetti da Diocesiano, liberato dal carcere, andò con il presbitero Fiorentino e il diacono Flaviano a Locri (Calabria) ma furono nuovamente messi in carcere, ma per aver guarito la figlia del Governatori di Locri furono liberati e convertirono lo stesso al cristianesimo.

Guidati dall’arcangelo Michele arrivarono ad Avellino, dove Modestino divenne vescovo.

San Valentino e la festa degli innamorati

Nato a Terni il 176 è stato vescovo e martire della chiesa romana. Il suo nome compare la prima volta in un antico documento il “ Martyrologium Hieronymianum”, del V/VI secolo.

Fu arrestato e perseguitato, ma la popolarità di Valentino cresceva nonostante la carcerazione, così i soldati romani lo portarono fuori Roma per flagellarlo, temendo un insurrezione del popolo.

Fu decapitato il 14 febbraio del 273 a 97 anni, per mano del soldato Furius Placidus, sotto i comandi dell’Imperatore Aureliano.

San Valentino protettore degli innamorati

Si narra che Valentino, fu giustiziato per aver celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino. Molti miracoli e leggende si raccontano su di lui, una di esse racconta che Valentino, affidato ad una nobile famiglia, ridiede la vista alla figlia del suo carceriere, o ancora che un giorno da vescovo vide due giovani che litigavano ed andò loro incontro porgendogli una rosa, invitandoli a tenerla unita nelle loro mani.

La festa di San Valentino, riconosciuta, oggi in tutto il mondo, affonda le sue origini nel IV secolo dalla festa pagana dei Lupercalia, antichi riti dedicati alla fertilità, un rito molto allegorico e sfrenato che probabilmente cozzava con la rigidità e la morale dei cristiani. Il Papa Gelasio allora decise di spostare la festa il giorno precedente,  che fu dedicato a San Valentino divenuto protettore degli innamorati.

Articolo a cura di Elizabeth Iannone

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