Inchiesta

Titoli falsi per concorsi pubblici: l’intervento del Miur

AVELLINO. Il mercimonio dei titoli falsi scovato da Striscia era approdato in Parlamento con un’interrogazione proposta da Sinistra Italiana. Il Ministero dell’istruzione ha replicato con una nota stampa.
«Il Miur si è subito attivato per ottenere i necessari chiarimenti da parte del sindacato interessato che, nel frattempo, ha sporto denuncia»: la Cisl si è anche dichiarata parte lesaLa Procura indaga.

 

Leggi anche: L’Interrogazione parlamentare

 

Il Miur condanna con fermezza la compravedita delle false certificazioni denunciata nel servizio di Luca Abete e preannuncia speciale attenzione nel vaglio delle domanda di partecipazione al bando per le supplenze del personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario): per un capillare controllo delle certificazioni, specifica il Ministero che «nessuna candidata e nessun candidato siano danneggiati in alcun modo, chiederà anche la collaborazione delle altre istituzioni competenti per il rilascio dei titoli di qualifica oggetto del mercato emerso nel servizio televisivo affinché siano attivati ulteriori controlli e ispezioni».

 

Leggi anche: Il nome di “Mister 2mila euro”

 

Nel frattempo il Ministero precisa che non si tratta di un bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato ma di graduatorie di istituto per le supplenze. Chiarisce che i tempi di perfezionamento delle stesse consentirà un sereno sviluppo indagini della Procura e relativi interventi sui casi specifici.

 

Leggi anche: I fatti denunciati da Luca Abete

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio