Cronaca

Omicidio di Aldo Gioia: “Elena soffre di fibromialgia, emersa dai test una carica di stress molto elevata”

Continua il processo che vede come imputati Elena Gioia e Giovanni Limata per l'omicidio di Aldo Gioia, il 53enne di Avellino

Continua il processo che vede come imputati Elena Gioia e Giovanni Limata per l’omicidio di Aldo Gioia, il 53enne di Avellino ucciso a coltellate il 23 aprile dello scorso anno. Una perizia psichiatrica per i due fidanzatini killer. Il nuovo presidente della corte di Assise del tribunale di Avellino, Gian Piero Scarlato, ha accolto la richiesta dell’avvocato di Giovanni Limata, Rolando Iorio.

Richiesta alla quale si è accodata anche l’avvocato Livia Rossi che difende l’altra imputata, Elena Gioia, figlia di Aldo che, come si ricorderà, nell’aprile del 2021 fu ammazzato con più di dieci coltellate, da Limata.

Omicidio di Aldo Gioia ad Avellino, perizia psichiatrica per i due fidanzatini

Per il Pubblico Ministero, invece, non sussistono le motivazioni per una perizia psichiatrica. Ad ogni modo, nel corso della prossima udienza, prevista per mercoledì 26 ottobre, il presidente della Corte di Assise comunicherà il nome del consulente ed affiderà l’incarico.

La prossima udienza è stata fissata nella giornata del prossimo 26 ottobre, ritenuto necessario un approfondimento della perizia psichiatrica su entrambi gli imputati.

Dott. Stisi: “Elena soffre di fibromialgia, ma ho impressione che il suo conflitto personale sia caduto”

Nel corso dell’udienza è stato ascoltato il reumatologo, Dott. Stefano Stisi: “Ho visitato Elena Gioia una prima volta, il 17 marzo, e successivamente il 30 aprile, durante il regime di detenzione, su richiesta della madre. Era accompagnata da lei, all’interno della sala delle visite poteva entrare soltanto il paziente. Lamentava debolezza, con dei sintomi del sonno. In seguito alle visite, è stata riscontrata la fibromialgia, una patologia che interessa il 3% della popolazione, prevalente soprattutto nelle donne. Essa provoca carenza di serotonina e, quindi, disturbi del sonno, con il rischio che venga ridotta la capacità di contenere il dolore”.

In particolare, continua il Dott. Stisi: “Ho sottoposto la mia paziente a due test psicosometrici: tra questi il Kessler, il quale ha rilevato un punteggio complessivo di 36, indicativo di una carica di stress molto elevata. In quell’occasione, ho consigliato alla madre di far seguire Elena da un consulente, attraverso un percorso psichiatrico”.

Omicidio di Aldo Gioia: la ricostruzione della vicenda

L‘omicidio di Aldo Gioia è avvenuto il 23 aprile del 2021, sul corso Vittorio Emanuele. Ad ucciderlo sono stati sua figlia Elena e il suo fidanzato Giovanni. La giovane coppia dopo il delitto, sono fuggiti via e sono stati ritrovati nel corso della notte a Cervinara a casa del fidanzato. Ma cosa ha spinto i due fidanzatini ad uccidere a coltellate Aldo? Il 53enne non condivideva la relazione tra i due. Opposizione che è costata la vita ad Aldo e scatenato la furia omicida dei due ragazzi.

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