Inchiesta

Mancini: doppi turni per tutti, la Provincia tenta il dissequestro

AVELLINO. Per porre rimedio alla critica situazione del Liceo Scientifico Mancini di Avellino al via una doppia azione della Provincia: prima l’emergenza e poi il riesame. Continuano intanto le proposte di insegnanti e studenti del Mancini.

Una delegazione del Liceo Mancini composta da due insegnanti, Francesco Masi e Lucio Giardullo, e cinque rappresentanti degli studenti presenta la sua proposta in provincia: «Sì ai doppi turni soltanto se a farli saranno tutti gli studenti degli istituti superiori della città». Secondo la delegazione infatti, gli edifici a disposizione della Provincia e non delle singole scuole andrebbero messi a disposizione di tutti gli utenti, compresi gli alunni delle 58 classi dell’Istituto di via De Conciliis. I doppi turni, dunque spetterebbero anche ad altri studenti superiori di Avellino.

Ad ascoltare la proposta della delegazione del Mancini, il presidente della Provincia Domenico Gambacorta e il dirigente del
Servizio di Edilizia scolastica, Giovanni Micera.  «È stato un confronto corretto con ragazzi e ducati, dei quali apprezzo moltissimo il grande senso di responsabilità – afferma Gambacorta al quotidiano Il Mattino -.  All’attenzione dell’ente hanno posto la questione e le loro esigenze. Da parte nostra stiamo lavorando su tutti i fronti per evitare ulteriori disagi e garantire continuità all’attività didattica».

Dall’incontro di ieri è emerso che sono due i fronti sui quali l’ente di Palazzo Caracciolo sta lavorando per trovare la soluzione più giusta: da un lato si tenta di risolvere il problema delle aule mancanti, dall’altro si sta preparando una strategia per tentare la strada del dissequestro.  Presentata infatti, dai legali Nello Pizza e Giancarlo Giarnese un’istanza di riesame del decreto di sequestro preventivo del plesso sito in via De Conciliis disposto venerdì 3 novembre dal Gip del Tribunale di Avellino, Vincenzo Landolfi. Provvedimento scattato a seguito delle ispezioni disposte dalla Procura della Repubblica di Avellino affidate a due consulenti incaricati di verificare lo stato della struttura.

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