Cronaca

Gianmarco Gimmelli, la vita dell’omicida al vaglio degli inquirenti

Gli investigatori stanno scandagliando la vita dell’omicida per capire cosa possa averlo spinto Gianmarco Gimmelli ad uccidere il giovane Claudio Zaccaria

Nessuna certezza, solo congetture. L’interrogatorio di Ylenia non è riuscito a gettare luce sulle motivazioni che hanno spinto Gianmarco Gimmelli ad agire in un modo talmente assurdo, accanendosi sulle persone che erano insieme a lui, e anche su se stesso.

Si perchè quello di giovedì mattina non è stato un semplice delitto, ma il culmine di un qualcosa che non è stato possibile fermare.

Tutto parte da lui, Gianmarco Gimmelli

Gli investigatori hanno escluso il movente passionale, partendo dalla giovane età di Ylenia, certamente più vicina a Claudio che a Gianmarco.

Rimane il movente della droga, che è stata ritrovata in discreta quantità durante la perquisizione dell’appartamento teatro del delitto.

La ricostruzione di Ylenia non coincide con quella di alcuni testimoni, che hanno raccontato di aver visto i tre nel centro storico di Avellino intorno alle 8 del mattino, poco prima del delitto. Lei invece ha affermato di essere arrivata in casa dell’omicida, insieme al fidanzato, intorno ale 2:40 della notte prma, e di essere uscita per comprare le sigarette con l’auto di Gianmarco ed essere tornata quando Claudio era già stato ferito a morte.

I funerali

Domani pomeriggio ci saranno i funerali del giovane Claudio Zaccaria, di cui oggi pomeriggio è stata effettuata l’autopsia. 10 coltellate, sul viso e sul collo del 25enne, quindi l’accanimento verso Ylenia, e poi verso se stesso.

Dopo la caduta dal balcone Gianmarco Gimmelli è stato ricoverato in rianimazione, ma le sue condizioni restano gravissime.

 

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